Perché iscriversi?

Questo podcast fa parte di un progetto in cui racconto il mio percorso per far diventare la mia passione una professione. Cosa per nulla scontata e facile.

Basta guardarsi attorno e vedere quante persone hanno una vocazione e non hanno la forza o il coraggio di portarla avanti e quante altre una missione che non riescono a concretizzare.

Per me realizzare un progetto professionale significa porre l’attenzione su quattro aspetti della mia vita:

  1. fare ciò che amo: cioè tutte quelle cose che possono dare una ragione alla mia vita o che più semplicemente, rappresentino un buon motivo per alzarmi alla mattina

  2. fare ciò che so fare bene: non so se sono veramente capace di fare podcast e nemmeno se, oggi, posso definirmi a pieno titolo un creator. So per certo, però, che la mia vita è cambiata completamente da quando, ormai otto anni fa, ho dato il via al mio primo progetto. Questo percorso, infatti, mi ha reso consapevole di essere capace di gestire al meglio e per le mie possibilità, un progetto professionale. E la cosa mi da una certa soddisfazione.

  3. fare qualcosa di cui gli altri hanno bisogno: questo è stato sempre il mio punto di riferimento. Quando ho dato vita al mio primo progetto, l’ho creato solo per aiutare le persone che facevano la mia professione a non fare i miei stessi errori. Oggi con questo progetto rinnovo la sfida perché voglio raccontare in prima persona un percorso che non so se avrà successo e dove mi porterà, ma sperò sarà utile per molti.

  4. fare qualcosa per cui venir pagato: e la sfida è tutta qui, perché fino adesso ho sempre fatto le cose per il gusto di farle mentre ora vorrei curare anche questo aspetto. Con il tempo, infatti, ho capito che qualunque progetto professionale, per poterlo definire reale e vero, deve necessariamente comprendere anche questo aspetto che, io, spesso dimentico.

Quali sono le mie passioni

Le mie passioni sono costituite da quello che amo fare e da ciò che so fare al meglio delle mie possibilità. Oggi queste si concretizzano principalmente in due aspetti e cioè nel podcast e nei video. Con questi strumenti ho deciso di raccontare la mia storia e coinvolgere altre persone, più brave e più esperte di me, nel mio percorso di crescita.

Voglio portare avanti il progetto in questo modo perché possa essermi utile, ma lo possa diventare anche per tutte le persone che abbiano voglia di seguirmi.

Quale vorrei fosse la mia professione

Oggi faccio un lavoro che dista anni luce dai valori e dai principi in cui credo e per questo ho deciso di creare un progetto che dipenda da me. Andrà come andrà, nel bene e nel male, ma lo costruirò come lo desidero e sarà la mia casa.

Di questo progetto, con il tempo, vorrei viverci e dedicare il mio tempo a fare ciò che mi piace. Nonostante sembri un desiderio di un bambino di dieci anni, in realtà, è quello che desideriamo tutti. E forse lo crediamo impossibile proprio perché era una cosa che avremmo voluto fare da piccoli, ma oggi e ognuno per i propri motivi, non ci pensiamo più.

La vita, infatti, ci ha fatto scendere un po’ tutti a compromessi, prima di tutto con noi stessi. Il fatto è che poi arriva sempre il giorno in cui ci guardiamo attorno e cominciamo a farci delle domande scomode alle quali non vogliamo rispondere.

Io ho voluto farlo e questo progetto è stata la mia risposta.

Qual è la mia missione

Direi che è piuttosto semplice e per questo molto difficile da realizzare. Vorrei semplicemente dedicare tutto il mio tempo per aiutare le persone a realizzare i propri progetti professionali.

Dov’è la difficoltà? E’ dovuta al fatto che oggi non sono nessuno e la mia reputazione, buona nel mio campo professionale, qui non vale.

Il problema, quindi, è quello “zero” da cui partire che però non mi fa paura e anzi rappresenta un grande stimolo. Resta uno “zero” da scalare. Sarà un bel viaggio, ve lo assicuro.

Qual è la mia vocazione

Come abbiamo detto prima, vorrei aiutare le persone a realizzare i propri progetti professionali. Però se voglio realizzare a pieno questo progetto vorrei che queste persone, a più livelli e con impegni diversi, desiderassero pagarmi per quello che faccio.

Si, voglio che lo desiderino e non che abbiano il dovere di farlo. Per questo ho deciso che tra un po’ baserò le mie entrate sulle donazioni. Mi sembra il modello più vicino a quello che ho in mente e che spero porti i suoi frutti.

Giorgio Donadini

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